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venerdì 28 novembre 2008

Mr Bungle - Disco Volante (1995)

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Anno: 1995

Etichetta: Warner Bros Records

Tracklist:

1. Everyone I Went to High School With Is Dead — 2:45
2. Chemical Marriage — 3:09
3. Carry Stress in the Jaw — 8:59
4. Desert Search for Techno Allah — 5:24
5. Violenza Domestica — 5:14
6. After School Special — 2:47
7. Phlegmatics — 3:16
8. Ma Meeshka Mow Skwoz — 6:06
9. The Bends — 10:28
10. Backstrokin' — 2:27
11. Platypus — 5:07
12. Merry Go Bye Bye/Nothing — 12:58




Dischi come punti di domanda, si generano quasi per necessità e non capisci fondamentalmente “perchè”, però tempo dopo, son capace di risponderti da soli, fornendoti motivazioni, nome, cognome e indirizzo. Così successe per questo capolavoro che ha oltre dieci anni, ma sembra ringiovanire ad ogni passo sul calendario. é semplice cadere in definizioni immortalate da poche lettere. Come se un libro dovessi giudicarlo dal titolo, o dall'aggettivo fornito dal tuo amico. Eppure è incollocabile dal punto di vista musicale, un giorno ascolti Zorn, e glielo avvicini, un altro i giovani Carnival In Coal e idem cosa, poi ti passa di mano un disco thrashato anni 80 e...
è.
Scopri che non sei te a cambiar opinione, ma lui a mostrarti lati diversi del suo tetraedro, elude le coordinate che ti aveva dato due secondi prima, viaggia spedito e non gli stai appresso. Si, è il titolo è efficace come la proposta artistica fornita.
Disco volante oltre ad aver influenzato la nuova ondata di folle crossoveristi Ipecac, End Records ecc, rappresenta davvero una sorta di minimondo in continuo movimento . Oltre ad uno shockante cambiamento stilistico dal disco omonimo, il baricentro si è immensamente allargato, e inghiotte tutto. Strumenti, stili e sorprese degli ascoltatori.
Per come intercede pesante “Everyone I Went to High School With Is Dead” , sembra una sorta di perverso compromesso tra Doom e le demo di esordi, monolitico esordio cantato in coro rabbioso. Prima che un fraseggio convulso , disperda i protagonisti lanciandoli fuori dal mappamondo stile Wille Coyote.
Qualcuno magari atterra in Brasile , a giudicare dalla tempistica latina di “Chemical Marriage” , che mette in risalto i giri jazzati di un Dunn ispiratissimo e testiere avvolgenti. E in questo prog samba dal ritmo continuamente spezzato dalle pelli, c è davvero spazio per mostrar il buon apporto corale della formazione. Puoi aspettarti fraseggi convulsi di Jazzcore su autostrade di crudo death metal dal taglio americano ; su territori melodici stile “Take This Bottle “ , fermarsi, e rimischiare le carte davanti al tuo udito. “ Carry Stress in the Jaw” è così maliziosa da terminare addirittura come se i “Goblin” si dessero allo spanish mentre ascoltano la OST di un B movie . Maledettamente groovoso. Giusto nel periodo in cui stava nascendo il progetto “Secret Chiefs 3” , “Desert Search for Techno Allah” ne è un po' l'enunciato. Influenze arabo/tribali avvinghiate tra corde e tasti bianchi e neri. Con ritornello ben impiantato sul cranio a mò di anthem tra citazioni cartonesche ( e mancavano un po' di anni ai Fantomas, a dire il vero ). E il teatro degli artisti circensi diventa tetro. Inquieto nell'intro della celeberrima “Violenza Domestica “ , Mike su un affamato tango , recita in spoken nel suo ottimo italiano , mentre il pathos cresce progressivamente, come nella più cinica delle OST lynchiane. Nel delirio (cordia? ) apparentemente sconclusionato a prima impressione , si tratta di una fantastica interpretazione. Ben posta più o meno alla metà del disco. Giusto il tempo di dar respiro con l'intermezzo in organo “After School Special” , che in un contesto simile, può quasi definire canzone. si riparte con la pazzia fumettistica (“Ma Meeshka Mow Skwoz” suona come i Rush sotto pasticche di acido che filastroccano con l'orchestra di Zappa ) che è una sorta di catena con il disco omonimo.
Il concetto di “brano” viene violentato, se è fortunato, altrimenti gli si applica della diretta sodomia pentagramamtica al vantaggio dell'anarchio caos ordinato delle loro menti,”Platypus” nel suo cocktail emozionale sincopato è solo un assaggio di quanto sarà “The Bends” una delle suite più geniali del mondo della musica, divisa in più sezioni. Una vera paradisiaca e malata vacanza per la nostra mente, proiettata verso scenari conturbanti e alieni, le idee poste in 10 minuti , farebbero campare di rendita un bel po' di discografie. Frattaglie sonore che volano nell' etere, dando un altro senso alla psichedelia ,per come siamo abituati ad intenderla, è un dannato vortice inarrestabile di creatività che sembra risucchiarci come al termine dell'esecuzione. Posta accanto al nevrotico e mestruato ambient “Phlegmatics” o l'elegante approccio crooneristico di “ Backstrokin'” ( anche se le lyrics suggeriscono un intento pariodistico più alla RV ) , con sezione ritmica in primo piano e una voce suadente stile Lovage . Ma qui siamo alle solite, leggere nelle note di questa opera, è come interpretare la mappa evoluzionale del percorso che Mike Patton intreprenderà nel suo futuro . Le sue aspirazioni, attitudini, continuano a vivere in questo disco rimanendo attualissimo anche per chi voglia conoscere l'artista nelle sue sfaccettature, nonostante in chiave songwriting, sia stato comunque accompagnato dal solito duo alle corde. L'atterraggio di questa navicella spaziale è affidato alla deliziosa marcetta country “Merry Go Bye Bye”, scherzosamente riempita da 11 copiosi minuti di niente (letteralmente parlando “Nothing” ) indossato sempre con carisma di nostri pagliacci preferiti.
Non dateci solo un ascolto, concedetevi ad esso e basta.


Gidan Razorblade

martedì 25 novembre 2008

Faith No More - Album Of The Year (1997)




Anno: 1997

Etichetta: Slash

Tracklist:

1. Collision
2. Stripsearch
3. Last Cup of Sorrow
4. Naked in Front of the Computer
5. Helpless
6. Mouth to Mouth
7. Ashes to Ashes
8. She Loves Me Not
9. Got that Feeling
10. Paths of Glory
11. Home Sick Home
12. Pristina




Ironia fin dal titolo, ultimo appuntamento di un divorzio casalingo, l' ennesimo, non si tratta più del chitarrista di turno che molla o del vocalist cacciato, il discorso è più ampio, il tumore relazionale è in metastasi, la soluzione è unica. Ultimo disco, Ultimo tour e poi saluti. Il funerale dell'artwork riflette tutto , così trasparente da essere tetro.
È il relazionarsi senza sentimento, ove prevale innanzitutto la professionalità e il carisma dei coinvolti , uno scopare senza far più l'amore , pochi attimi e “Collision “ parte frontalmente, senza fronzoli, sezione ritmica in gran spolvero e il ruggito di Mike sempre perfetto. Sfuriata HC in piena regola, riprendendo aspetti più aggressivi del precedente lavoro. La produzione è perfetta nel suo fare scarno ed essenziale, ferisce nell'impatto “ Naked In Front Of The Computer” , complice un ottima prova del sempre sottovalutato John Hudson ( amico di Billy poi scomparso di nuovo nel vortice underground americano nonostante i suoi meriti in questa prova) , è esattamente il sostituto che la band stava cercando per dar il giusto senso all'addio. La grinta scontra il rimpianto e lo affonda, tra i latrati mefitici di “Got That Feeling” , ricchi di ripartenze e disprezzo. Affacciandosi alla finestra del futuro del vocalist con “Home Sick Home” ( intravedendo qualche derivazione jesuslizardiana che sfocerà poi nei primi due dischi dei Tomahawk) , intrisa nel riffing nervoso, a spirale sulla breve durata della composizione.
Persino decelerando il tempo, lo scheletro dei brani resta volutamente abbastanza spoglio, in piena coerenza con il mood del disco, una sorta di interpretazione nel sentire gli strumenti divisi nelle loro trame, gelidi conoscenti nonostante la qualità poi resti alta, “ Paths Of Glory” ne è il buon esempio. Bottum resta minimale ,come in tutta l' opera, ad esclusione dell' esperimento Gothic Metal “ Last Cup Of Sorrow” perfettamente riuscito, in quel giro di note catchy che lascia a Patton la morbosa interpretazione semiradiofonica che troveremo poi in suoi progetti futuri. Discorso estendibile per le poppeggianti in chiave soul “ She Loves Me Not” , non avrebbe sfigurato nei Pepping Tom e qui posta a bilancia del disco per smorzare i toni drammatici respirati fino a quel punto, e “ Helpless” sussurrata tenue sotto una chitarra acustica a tratti solare, esplodendo poi per un finale urlato, che rispecchia il titolo.C è una voce che cerca di uscire , intrappolata in un progetto che sta crollando sotto ai suoi piedi. Quanti rimpianti affiorano ascoltando la splendida “Stripsearch” ? Notevoli , su quanta strada potenzialmente ancora era possibile percorrere, nello stesso anno di OK Computer .
Allora riaffiorano i ricordi, innesti crossover di dieci anni portati in giro per il mondo, “Mouth To Mouth” mostra con tranquillità l'onestà di un gruppo che, se avesse voluto, sarebbe potuto rimanere come avvoltoi ad attendere il trend Nu Metal per addentare anche la loro meritata fetta di guadagno, e a quel punto avrebbero dovuto tacer tutti, sarebbe stato legittimo,ma così come nel 1989, fecero valere la lingua alle mani. Pristina saluta

“I'll be with you “ ....

ripetuto continuamente come un mantra, sussurrato nelle cuffie del vostro lettore, mentre la distorsione va ad esaurirsi con le parole, e le parole con le esibizioni contrattuali, e con esse le sporadiche citazioni delle band che son cresciute con loro, non saranno mai abbastanza...


Gidan Razorblade

lunedì 24 novembre 2008

Faith No More - The real Thing (1988)

M.S.I.

Music Scene Investigation

in

-Autopsia dell’Essenza-

San Francisco, California. 20 Giugno 1989

Era una notte calda e afosa, di quelle che in California cominciano a spuntare come funghi da Aprile in poi. L'aria pareva avere vita propria, avvolgere ogni cosa nel suo soffocante abbraccio, dalla San Pablo Bay alla gemella San Francisco Bay, a sud.
In lontananza le luci della Castro Valley parevano lucciole silenziose in procinto di elevarsi al cielo, contornate dai neon che partivano da Oakland arrivando sino a San Lorenzo.
Impossibile dormire in serate del genere, meglio prendere una birra fresca e godersi l'immensità del cielo in veranda, incurante del giorno che sta per arrivare, con i suoi mille volti, espressioni, emozioni, con i suoi mali, quelli sì, non dormono mai, aspettando il momento giusto per colpire alle spalle; e difatti eccola, la chiamata che spezza i sogni e riporta alla cruda realtà:

-"Album, maschio, 4 anni, ritrovato presso il Blue Canyon di Sausalito", ferite musicali-

E allora via, una doccia veloce, camicia, giacca beige e jeans; sì, un vero stress con la temperatura che già alle 6 del mattino supera i 25°, ma il lavoro è lavoro, e ci sono alcune regole da seguire, non fosse per altro per lavoro sporco che verrà : comunicare ai parenti l'accaduto.

Allora via, attraversando il Golden Gate circondati dall'oceano, svolta a destra verso la Roadwood Highway, e giù verso i tortuosi tornati del Blue Canyon, glassati di sabbia sottile che si solleva al il cielo, una preghiera silenziosa per chi lì non ce l'ha fatta, per chi ha visto le sue speranze rubate.
Ed eccolo finalmente il corpo, in un austero studio di registrazione proprietà di Matt Wallace :

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Nota a margine: sentire Matt Wallace

L’Essenza: Prime osservazioni sulla scena

Una ferita evidente alla musica, il sangue è coagulato nella parte alta del corpo, sicuramente proveniente da orecchie, che evidentemente hanno sanguinato alla pressione del tasto PLAY. Evidenti tracce di collutazione date dalla presenza di elementi conflittuali come le fiamme che si gettano in una evanescente coppa di latte, e in sottofondo arida terra, nuda, solcata da mesi di siccità, non una novità da queste parti, dove la pioggia è un fenomeno più unico che raro.
E' bene premurarsi di guanti in lattice e maneggiare il corpo con attenzione, in una nuova era penale dove basta poco a un pubblico ministero per muovere verso l'inquinamento della scena musicale.
Con mastodontica pazienza si gira il corpo di 180° e si può vedere come nel retro vi siano delle scritte accompagnate da numeri, un sole al tramonto circondate da candide nuvole. Andando più in profondità si notano delle escoriazioni nel booklet, un bianco e nero ricco di testi momentaneamente segna significato alcuno, e nuove immagini, alquanto oscure, che riprendono il tema principale del corpo e aggiungono rappresentazioni di industrie; è presente anche una foto, che ritrae cinque individui, raffigurati in modo tale da non essere riconosciuti. Una prima pista?

Nota a margine:
Identità degli individui. Vestiario ambiguo---> Carattere multiforme?
Testi---> connessione con il corpo?


Colloquio con Matt Wallace

Non è necessario tornare con alcun mandato o esporre i diritti del soggetto: vuole collaborare di sua spontanea volontà.
Tutto ciò è un bene, quando in casi del genere la velocità di risoluzione del caso è tuto; è attestato che si risolvano nel 90% dei casi entro 72 ore dal ritrovamento del corpo.
Ed è così che si viene a sapere il rapporto dell’Essenza con Matt stesso, un rapporto che ormai si porta avanti da 4 anni, quando ancora si faceva chiamare We Care a Lot, esperienze di gioventù che fanno crescere, maturare, difatti l’animo sbarazzino non cambiò a detta dello stesso Matt, solo l’estetica e qualche sfumatura in più portarono al nome di Introduce Yourself.
Molte cose cambiarono ancora in quella seconda metà degli anni’80, che volgevano al termine, che portavano al confine con i ’90, sinonimo di speranze, di un futuro migliore, e un nuovo cambiamento porto all’Essenza. Ma chi? Chi poteva aver voluto un simile mutamento?
Matt è visibilmente provato, e ne ha pieni motivi. Il sangue trovato sul corpo è il suo. Con le lacrime agli occhi confessa tranquillamente il suo stupore e la sua felicità nella pubblicazione dell’Essenza, ma mai avrebbe immaginato una fine così inaspettata, tale da influenzare la musica tutta a venire. “Io l’ho aiutata a crescere, il mio compito è finito là, sono innocente, innocente!Ogni mia fede è perduta ora” E quella domanda che continuava a ronzare nella testa: Chi? Chi era lartefice?
Bisognava sentire la voce, sentire le parole del corpo, bisognava sapere interpretare, ora che nessuna voce avrebbe potuto parlare per conto suo.

Autopsia

Eccola, quell’adrenalina che scorre nei momenti decisivi, quando si è sicuri di essere sulla pista giusta, quando i fremiti del corpo non si possono controllare e un turbinio di pensieri invade la mente.
Perché tanto entusiasmo? Perché si sono aperte varie strade, e tutte paiono puntare in una direzione.
Un primo ascolto ha rilevato modalità di esecuzione che hanno radici in altri modus operandi di ben più noti killer, ma portati a un livello superiore, mixati insieme per ottenere un delitto perfetto.
O meglio, potenzialmente perfetto, perché questo non esiste. Un CROSSOVER KILLER?
E’ bene fare un punto su quali siano stati i punti di riferimento e stabilire delle relazioni tra loro, passando in rassegna le foto segnaletiche, per portare alla mente immagini e suoni:

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Tra i più efferati killer musicali che abbiano solcato le note. Il caso strava esplodendo in tutta la sua crudezza.
La band del Sabba Nero, con le sue chitarre in evidenza e le atmosfere cupissime.
I Cinque dell’Antrace, dalla vorticosa potenza metallica.
Il Nemico Pubblico Numero Uno, capace di uccidere con parole al vetriolo.
Il Chitarrista. Di lui ci è giunto solo il nome e la fama. E’circondato dal mistero.
I Groovosi, dalle ritmiche al singhiozzo capaci di soffocare la vittima.
Il Bassista. Presunto cugino del Chitarrista, latita ancora per miriadi di band uccidendo con lo slap.

Proprio degli ottimi mentori, non c'è che dire. La sensazione di trovarsi di fronte a un nemico intelligente e capace cresceva sempre di più, la pelle bagnata dal sudore di una calda notte appena iniziata, che avrebbe portato giù, nell'abisso più nero, lì, dove ogni domanda avrebbe trovato la propria risposta. Chi ha potuto suonare l'Essenza?

1.Fuori dal Nulla
Sì e no.
Come?
Dico, fuori dal nulla, sì e no. Da qualche parte si è pur partito, nonostante la materia in questione sia nuova, si fresca rispetto alle lezioni impartite dai maestri anni addietro.
E allora ecco, ritmiche forsennate, un rock'n'roll figlio dei '90 che verranno, sostenuto da efficaci tastiere di sottofondo.
E una voce, che voce. E' sicuramente valida, ma no, più che valida. Tratti caratteristici : giovanile, strafottente, multiforme.
Una sezione ritmica precisa e roboante, senza troppi fronzoli, lì, d'impatto, che può portare alla mente la New Wave o certe sensazioni Synth-pop addirittura. No non scherziamo, come è possibile? E quelle parole? Così acerbe ma allo stesso tempo sentite, l'amore per una ragazza che porta alla distruzione, una ragazza che viene fuori dal nulla, repentina, sbarazzina, e all'improvviso se ne va.
No, tutto troppo veloce e denso per comprendere l'identità dell'artefice, non si può tirare a indovinare quando la posta in gioco è così alta. E'una battaglia tra il bene e il male, si riduce a questo alla fine, l'archetipo, uno scontro...

2.Epico
Sì, senza no. Epico è il termine adatto per descrivere l'inizio della canzone. Non ci troviamo di fronte a uno/più stupidi allora...Si dovranno usare tutte le capacità a disposizione. Una chitarra che vola sopra ogni cosa e un basso che pulsa vivo come il cuore di un atleta. Ma ecco, di nuovo quella voce che camaleontica ora fa il verso all'hip-hop, piena e sboccata come non mai. Quei riff poi, taglienti come rasoi. E'un vortice che colpisce, ferite multiple, almeno abbiamo capito il motivo della morte e la perdita di tutto quel sangue. Perchè non si è pensato prima?
E quel solo? No, non sono degli sprovveduti, sì utilizzo il plurale, sono molti e pure affiatati. Ecco quell'influenza del Chitarrista di cui parlavo prima. I pezzi del puzzle piano piano cominciamo a incastrarsi.
What is it?
E'come un orgasmo, sonoro, liberatorio, che da pace, che irrora di sangue cervello e addome, che scompiglia la mente.
La porta al collasso, è frustrante, non si può resistere. E'come che stia...

3.Cadendo A Pezzi
No, per fortuna non è la mia sanità mentale che cade, è il basso che colpisce duro, ed ecco nuovamente quelle chitarre e quella voce presuntuosa. Che rabbia, da schiaffi, sì, sarebbe bello poter rovinare la faccia sicuramente da angelo del killer che sta dietro il microfono...NO. Nessuna vendetta personale, nessuna indecisione, bisogna lavorare a mente lucida nonostante quel basso che torna a disturbare. Sembra tutto così instabile, Ma lo so, l’equilibrio c’è, Nessuno ascolta…, ora sì, non c'è cosa peggiore che comprendere ma essere presi per matti...a questo punto della vita, quando il passato è più sostenzioso del futuro, questa potrebbe l'ultima possibilità per riscattarsi, per scoprire l'artefice dell'Essenza. Bisogna resistere anche se La mia vita sta cadendo a pezzi Qualcuno mi rimetta insieme, non vorrei mai svegliarmi un giorno con qualcuno che mi urli:

4.Sorpresa! Sei morto!

Sì, si nota subito la mano dei Cinque dell'Antrace dietro questo diabolico disegno di morte, creato ad hoc per il sottoscritto. Maledetti bastardi!Puah...!
Un riffing vorticoso e tagliente come la lama di un rasoio, e quella voce che beffarda ringhia e urla, al vetriolo, addirittura in due frangenti si lancia in potenti growl/scream di stampo death metal...Maledizione, questi fanno sul serio.
Il dolore, il tormento e la tortura, empietà,
Nausea, sofferenza, perversione, catastrofe
Non puoi scappare, non potete scappare, nemmeno che siate...

5.Mangiatori di Zombie
E'un inizio dolce, come lo sguardo innocente di un bambino. Un sorriso dagli occhi teneri.
Arpeggi dolci di chitarra supportati da infantile voce.
Di nuovo ombre, di nuovo una flebie speranza che pare sfuggire dalle mani:
Perciò mi aggrappo a te
Quando sorgo (mi sveglio)
I miei pensieri convergono su di te

Al caso, alla vita, a una madre qualsiasi che sa accogliere tra le braccia e soffocare il pianto su una spalla. E'sfinente...
Oh no?
No. Nessuna dolcezza, nessuna carezza, solo schiaffi, pugni, calci, risa beffarde. Nessun braccio teso, se non per torcerlo dietro la schiena e afferrare il caso per la giugulare.
Riff potenti e drumming serratissimo, pieno, chirurgico, mentre le tastiere di sottofondo disegnano scenari violenti e apocalittici.
Come un bambino che vuole divorare la madre.

6.Essenza
E'un punto di svolta, sicuramente. Arrivare al nocciolo delle cose. E'raggiungere il proprio Nirvana? Forse sì, forse no.
Di nuovo un inizio in sordina, tastiere soffuse che disegnano arabeschi lontani, come le pareti della mente, come il nulla che porta alla redenzione. No, non è da me...la mia redenzione, la mia essenza è risolvere questo mistero. Solo questo.
Una voce calda e avvolgente come una coperta, che come un diesel cresce, e cresce la canzone, un climax impossibile da fermare, un colpo violento di basso:
GO!
Un terremoto sonoro, sincopato, una voce che da sfogo a tutta la sua frustrazione, a tutti i suoi sentimenti confluiti in maniera irrazionale verso le corde vocali, toccando altre corde, quelle del cuore...allora questi killer sono...umani?
Nuovo silenzio, nuova esplosione. Come un ciclo vitale che pare non finire mai.
Può essere rabbia, dolore, gioia, disperazione, felicità, le vie per l'Essenza sono molteplici.
Guardati dentro nel profondo, ipnotizzati
Come la prima volta che l’amore ti ha costretto a prendere la sua direzione, in silenzio
La mia missione, il mio amore, quasi fosse...

7.Amore Subacqueo
Tastiere settantiane e via, sott'acqua. L'atmosfera cambia radicalmente dopo aver sfiorato l'Essena. Che sia stata una liberazione? Un nuovo inizio. Come un amore impossibile, come innamorarsi di una sirena.
Vivere agli antipodi, fare dei sacrifici, sentirli sulla propria pelle, lasciano il segno:
Se il nostro amore sta annegando, allora perché
Mi sento così fuori luogo?

Mai averne abbastanza comunque, un basso jazzato, atmosfere lounge, chitarre melodice e più leggere rispetto alla passata claustrofobia, e una voce che pare essere cantata con una mano sul cuore.
Che avversari ho di fronte?Che stia sbagliando?Che sia tutta in messa in scena per qualcosa che ancora non capisco?
Gli occhi iniziano a essere stanchi, ma devo continuare, non posso attendere...

8.Il Mattino Dopo
Se solo potessi stendermi e riposare
Sono stanco di cercare me stesso
Se sono morto, come posso provare tanto amore?
Se sono morto, perché sto sognando?
Se sono morto, dove me ne vado?
Se sono morto, perché questo dolore è così piacevole?
E’ mio questo sangue rappreso sulla mia faccia?
O è l’amore di qualcun altro?
Sa di dolce, proprio come te
E allora salvami amore mio, e uniamoci
Ricordo che ti amavo tanto
Ma dove sei, e dov’è il tuo tocco fatale?
Quando ho chiuso gli occhi era per la siesta?
Mi sono imbattuto in un’oscurità più nera del sonno?
Ho sete di sonno
Non ci sono più risposte

Come? Guardo l'orologio, albeggia, devo essermi addormentato..maledizione un colpo di sonno. Ho sognato forse?Ricordi sfumati, musica, sicuramente sì, è la voce del caso che mi parla...Ancora nelle orecchie la miglior rappresentazione del corpo?La sua vera voce?Possibile...un pezzo fantastico con un'espressività vocale immensa.
Le tempie cominciano a pulsare, che mal di testa, come essere colpiti da...

9.Il Picchio Marziano 10.Porci da Guerra -fattoria-
Colorato, dalle mille sfumature, potente, articolato...Riff fantastici, basso in evidenza, batteria effetto tank, passa sopra ogni cosa...Strano però, non c'è la voce...quella voce nemica che riesce a conquistare però...uhm...Sono talmente superiori da potrne fare a meno e da concedersi cosa? Una cover, una cover del Sabba Nero.

Ormai penso di aver capito.
Un giovane cantante, sbarbatello, impenitente, impavido, coraggioso oserei dire, che canta come se avesse mille voci in una...
Sa essere potente, sa essere sensuale, sa essere drammatico, sa essere nervoso. E i suoi testi, possono sembrare cazzoni e alla buona, ma nascono molto, descrivono noi stessi, parlano di se, parlano di me, parlano di te. Non mi stupirei se dovessi trovarlo in futuro dietro altri proegetti di M.S.I. E'Mike Patton, dietro la bombetta e la canottiera da marinaio.
Un bassista che fa parlare il basso, un bassista che non ha niente da invidiare al Bassista...che stupido, avrei dovuto capire che si trattava di lui, Bill Gould e il suo cappello da cowboy. Figlio di buona donna.
Un chitarrista fan del metal estremo, un brutallaro dal chiodo e i capelli corvini...e occhialoni rossi da clown. Jim Martin, che cazzaro quello!
Un batterista preciso dalla criniera dreadlocks, tsk, forte il bastardo...E come ha eseguito Porci da Guerra...come se dovesse suonare con qualcuno del Sabba Nero, illuso...Mike Bordin
Un tastierista dalla pancetta e il giubbotto a stellette, uno con la passione per la musica eighties tutta...sì è Roddy Bottum.

Come ho fatto a non pensarci prima, era così evidente. Matt Wallace non voleva tradirli apertamente ma mi indirizzò : "Ogni mia fede è perduta ora"

Tsk. i Faith No More, sono loro.

E mentre i pensieri scorrevano, eccoli là, sbucare dalla collina sotto la mia veranda, avevano seguito ogni mia mossa, sono venuti da me, per costituirsi...Che dubbio atroce, che fare? Consegnarli alla legge o lasciare che questi ragazzi vadano oltre l'Essenza?

Ancora una canzone, e poi decido...Suonatela per me

10.Il Confine Del Mondo
Una dolce canzone d'amore...nonostante i 40 anni di differenza tra lui e lei...casi della vita..capita.
E allora via, note dolci e suadente, un piano in evidenza, trame lounge e una voce che vorrebbe essere Barry White, o forse no, un qualsiasi cantante da smoking bianco e capelli ingelatinati che conquista con sguardo ammiccante. Vecchia volpe di un Mike...Me l'hai fatta, me l'avete fatta..

Su andate, io non vi ho visto

Il sole albeggiava sopra la baia in lontananza, la notte trascorsa era stata intensa e il Picchio continuava a battere... tiro fuori una sigaretta per lenire il dolore, aspiro a pieni polmoni...che nottata! Neanche mi sia fatto di Polvere d'Angelo

Tracklist:
1. From Out Of Nowhere
2. Epic
3. Falling To Pieces
4. Surprise! Your Dead!
5. Zombie Eaters
6. The Real Thing
7. Underwater Love
8. The Morning After
9. Woodpecker From Mars
10. War Pigs
11. Edge Of The World


Neuros


un ringraziamento per la traduzione dei testi e l'analisi a http://mikepatton.forumfree.net/